ASSEGNO UNICO 2023

ASSEGNO UNICO 2023

REGOLE DEL NUOVO ASSEGNO UNICO 2023

Per l’ASSEGNO UNICO 2023 a partire dal 1 marzo 2023, l’INPS proseguirà in automatico il pagamento e non sarà necessario ripresentare una nuova domanda, ma dovrà rinnovare l’ISEE e comunicare eventuali variazioni.

Gennaio Febbraio sarà calcolato in base all’ISEE 2022, oppure se già presente all’ISEE 2023.

Da marzo in base all’ISEE 2023, in mancanza di esso sarà calcolato in base ai valori minimi previsti dalla norma, ovvero 50€ per ciascun figlio, salvo conguaglio con arretrati in caso di presentazione ISEE entro giugno 2023.

Rivalutazione importi Assegno Unico Universale e relative soglie ISEE
Come previsto dall’art. 4, comma 11, del D.Lgs. 230/2021, gli importi dell’AUU e le relative soglie ISEE sono adeguati annualmente alle variazioni dell’indice del costo della vita.

Pertanto, per il 2023, è stata applicata la rivalutazione dell’8,1% sia agli importi dell’AUU e relative maggiorazioni normativamente previste (ad esempio la quota minima per ciascun figlio minore è salita quindi da 50 euro a 54,1 euro, mentre quella massima da 175 euro a 189,2 euro) che alle soglie ISEE che modulano gli importi (ad esempio la soglia ISEE sotto la quale spetta la quota massima di AUU è salita da 15.000 euro a 16.215 euro mentre la soglia oltre la quale spetta la quota minima dell’assegno è salita da 40.000 a 43.240 euro).

Le principali MAGGIORAZIONI:

  • il 50% per chi ha figli inferiori ad un anno e per famiglie numerose.

Sono confermati e diventano stabili gli aumenti riconosciuti nel corso del 2022 per i figli disabili maggiorenni.

Il valore dell’assegno unico è passato quindi:

  • da 175 euro a 189,2 euro per le famiglie con ISEE fino a 16.215 euro;
  • da 50 euro a 54,1 euro mensili per chi ha un ISEE superiore a 43.240 euro.

Per coloro che dovranno presentare le domande per la prima volta potranno farlo:

accedendo dal sito web dell’INPS www.inps.it al servizio “Assegno unico e universale per figli a carico” con SPID almeno di livello 2, carta identità elettronica 3.0 (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS);

tramite enti di patronato, o presso il nostro studio.

Si rimanda alla comunicazione INPS 15 dicembre 2022 per ulteriori approfondimenti.

 

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