NOVITA’ IMPORTANTI ENEA 2018

NOVITA’ IMPORTANTI ENEA 2018

Le comunicazioni sul risparmio energetico possono partire!

COSA CAMBIA?

Enea e Mise (Ministero dello Sviluppo Economico) hanno annunciato il varo del portale (https://ristrutturazioni2018.enea.it) dedicato a «compilazione e invio della dichiarazione di detrazione» per le opere di recupero edilizio (articolo 16 del TUIR) che possono generare risparmio energetico.
A Enea e Mise, infatti, sfuggiva sinora la classificazione e l’inquadramento statistico delle opere che beneficiano della detrazione del 50% (prevista per i lavori non “qualificati”) mentre il quadro è chiaro per quelli che sfruttano il 65% e più, dato che da sempre va inviata una relazione tecnica.
L’Enea ha spiegato che la norma ha stabilito che la nuova comunicazione vada fatta «in analogia con quanto già si fa con il 65%», quindi sarà trasmessa solo in via telematica entro i 90 giorni dall’ultimazione dei lavori iniziati nel 2018.

 

Ma quali sono gli interventi che rientrano nell’obbligo di comunicazione?

Soprattutto strutture opache, serramenti e infissi, impianti di solare termico, caldaie a condensazione ad acqua, generatori ad aria calda a condensazione, e anche acquisto di elettrodomestici, ma solo se collegati a ristrutturazioni fatte dal 2017.

L’elenco completo è nel portale dedicato, cui si accede con le credenziali già utilizzate per beneficiare dell’ecobonus del 65% oppure creandosi un account per chi accede per la prima volta, con i propri dati anagrafici.

Si procede poi con la descrizione di edificio, immobile e degli interventi e poi si trasmette la comunicazione.

«Tutti i criteri – ha spiegato l’Enea – sono quelli dell’opuscolo delle Entrate sul 65 per cento, già online e scaricabile anche dal sito Enea. Ma è presente anche una guida rapida, scaricabile, con le istruzioni per la compilazione».

L’obbligo rimane senza sanzione per quanto riguarda il beneficio fiscale, ma è comunque un dovere imposto dalla legge.

Per i lavori già eseguiti tempo fino a febbraio

Un doppio regime per le comunicazioni, che distingue nettamente chi ha già effettuato i lavori da chi, invece, ha ancora il suo cantiere aperto.

L’attivazione del portale Enea per l’invio delle pratiche edilizie relative al 50% nella giornata di ieri ha messo in moto un meccanismo che era stato delineato nei mesi scorsi.
Chi ha già chiuso i suoi lavori dovrà guardare alla data della loro conclusione: la legge di Bilancio che fa partire il nuovo adempimento è, infatti, quella relativa al 2018 e, quindi, solo chi ha ultimato i lavori a partire dal 1° gennaio scorso in poi sarà toccato dalla novità.

Per mettersi in regola con la comunicazione, allora, avrà un periodo di 90 giorni, a decorrere da ieri. Guardando il calendario, le informazioni dovranno essere trasmesse attraverso il portale dell’Enea al massimo entro il 21 febbraio del 2019.
In pratica, quindi, l’adempimento in questione è già in vigore dal 1° gennaio scorso. Finora, però, è stato impossibile inviare le comunicazioni, perché mancavano le istruzioni operative. L’attivazione del portale dell’Enea non ha conseguenze sostanziali ma ha solo l’effetto di chiudere questa lunga fase transitoria, costringendo chi ha effettuato lavori nel corso dell’anno a correre ai ripari.
Discorso diverso per chi, invece, sta ancora procedendo con la sua ristrutturazione: si troverà, quindi, a rientrare completamente nel nuovo regime.
In questo caso, spiega l’Enea, «la trasmissione dei dati dovrà avvenire entro il termine di 90 giorni a partire dalla data di ultimazione dei lavori o del collaudo». Quindi, ci saranno tre mesi per l’invio delle informazioni.

 

Vecchio e nuovo regime – Solo online
Finora per gli interventi che ricadono nel perimetro del 50% non erano previsti obblighi di comunicazione all’Enea.

Da ieri, invece, al portale dedicato si accede con le credenziali già utilizzate per beneficiare dell’ecobonus del 65% oppure creandosi un account per chi accede per la prima volta. Si procede poi con la descrizione di edificio, immobile e interventi e poi si trasmette la comunicazione. È disponibile una guida online dell’Enea con le istruzioni per la compilazione. L’informazione indispensabile è la superficie in metri quadrati delle pareti interessate dall’intervento e la trasmittanza prima e dopo i lavori.

 

L’elenco dell’Enea – Cosa si deve comunicare
Gli interventi per: riduzione delle dispersioni termiche di pareti verticali, coperture e pavimenti, sostituzione di infissi, installazione di collettori solari, sostituzione di generatori di calore con caldaie a condensazione, generatori di calore ad aria a condensazione, pompe di calore per climatizzazione, sistemi ibridi, microcogeneratori, sostituzione di scaldacqua tradizionali con quelli a pompa di calore, generatori di calore a biomassa, sistemi di contabilizzazione del calore negli impianti centralizzati, termoregolazione e building automaztion, impianti fotovoltaici, i elettrodomestici di classe A+ (A per i forni) collegati a recuperi edilizi iniziati dal 2017.

 

Il periodo transitorio – Le date chiave
L’obbligo di comunicare i dati all’Enea non è scattato ieri, ma è già virtualmente attivo, per effetto della legge di Bilancio, dal primo gennaio del 2018.

Mancavano solo le istruzioni operative che, adesso, sono arrivate. Quindi, chi ha effettuato e concluso i suoi lavori nel corso dell’anno dovrà inviare la comunicazione entro 90 giorni dall’attivazione del portale Enea. In sostanza, ci sarà tempo fino al 21 febbraio 2019.

Per i lavori in corso di realizzazione, invece, il sistema andrà a regime in questo modo: i 90 giorni per la comunicazione scatteranno dal momento di conclusione dei lavori.

 

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